ID | data | campo | avversario | risultato |
25 | 09.09.2005 | centrocampo | biri&franci&nuocilo friends | 5-5 |
Marcatori:
- Biri 2
- Gianluca, Ilario e Tono 1
Franci
voto 6-: l´aerodinamico numero uno dei canarini, reso dalla nuova
divisa più simile a Patrick De Gayardon che ad un portiere, volteggia felice
e spensierato fra i pali quasi completamente ignaro del fatto che davanti a
lui si sta giocando un´accanita partita di calcetto. E non sembra scomporsi
più di tanto nemmeno quando scaraventa in autogol il pallone recuperato nel
forse unico intervento difensivo decente del biri. Alcuni sicuri interventi
a mano aperta gli fanno guadagnare comunque la quasi sufficienza in pagella.
No Limits.
Gianluca
voto 5: il più giovane dei canarini è
l´unico a cercare di mantenere un ruolo definito nella confusione generale della squadra: da
solo, ramingo e solitario là davanti, dapprima aspetta speranzoso i passaggi
filtranti dei compagni, che puntualmente non arrivano, poi cerca di
recuperare lui stesso il pallone finendo in più occasioni col lanciarsi da
solo. Qualche errore di troppo sotto porta ne penalizza purtroppo il voto
finale. Tenace.
Ilario
voto 5,5: l´insetto stecco di via cappelverde, pur essendo il più
lucido dei suoi, non riesce ahimè da solo a rendere meno penosa la
prestazione complessiva della squadra; disorientato dai continui cambi di
posizione col confuso biri (ultimo uomo-fascia-fascia-ultimo uomo-ultima
fascia-uomo...) fa quel che può, compreso nel finale uno stupendo tiro al
volo da centrocampo che si stampa all´incrocio dei pali. Impavido.
Tono
voto 5: l´azionista di maggioranza dei canarini gioca col freno a
mano tirato per buona parte della gara; nemmeno la nuova divisa ufficiale
basta a motivarlo. Da segnalare restano alcune incursioni sulla fascia, un
gol, qualche bestemmia e l´accenno di rissa per un fallo suběto a
centrocampo. L´intesa col fratellino, con cui si allena e prova gli schemi
nel salotto di casa, è comunque sempre efficace. Deluso.
Biri
voto 4: l´imprevedibile soldatino di via valeggio eredita per
l´occasione dal valoka il ruolo di ultimo uomo, ed in effetti per la prima
mezz´ora ne è una copia esatta: lentezza esasperante, tiri sbilenchi,
passaggi impossibili. Poi si sposta sulla fascia, dove però continua a far
danni, innervosendosi e cominciando ad entrare duro sulle povere caviglie
del malcapitato avversario di turno, suo padre compreso. Segna due gol, ne
sbaglia almeno dieci e ne fa fare uno agli avversari: non male come prima
partita dopo le ferie. Tyson.